Questo articolo è frutto dell’ennesimo cliente che pochi giorni fa ci ha chiesto:
Ma perché devo montare un’addolcitore?
Se anche tu sei nella stessa condizione del nostro cliente, allora sei nel posto giusto, perché qui troverai chiarimenti ai tuoi dubbi.
Purtroppo nella confusione generale che c’è, fatta di fiere, mercatini, centri commerciali e non da meno internet, è facile fraintendere alcuni concetti.
Intendiamoci, siamo anche noi clienti nel 99,9% dei casi, ed il motivo che ci ha spinto a creare questo blog, è stato quello di spiegare, spiegare, spiegare…
Se hai letto l’articolo precedente
☛(Le 3 problematiche più comuni legate al Calcare) avrai capito le 3 problematiche principali che lo riguardano.
In sintesi sono: incrostazione, corrosione e possibilità di crescita batteriologica.
Cosa fà l’addolcitore
Facciamo subito una precisazione, l’addolcitore domestico NON rende l’acqua potabile, non è un depuratore (come erroneamente lo si è comunemente chiamato, ed in alcuni casi lo si continua a chiamare così anche se non è corretto).
Ma la rende meno dura, ossia estremamente ridotta di calcare.
Per cui L’addolcitore toglie il calcare in eccesso, rendendo l’acqua più DOLCE.
La decisione di installare un addolcitore deve essere presa con piena conoscenza di tutti gli elementi in gioco e potenzialmente a rischio come, ad esempio gli impianti, di riscaldamento, le rubinetterie, sanitari, elettrodomestici, pompe di calore per acqua calda etc, tutti quegli elementi di una casa che “lavorano” con l’acqua.
Fatta questa precisazione, passiamo a spiegarti tecnicamente l’ addolcitore.
Come funziona un addolcitore
L’addolcitore si basa sul principio dello “scambio ionico”, ossia un vero e proprio scambio tra calcare e sodio.
Questo “scambio” avviene in apposite resine ed in maniera COMPLETAMENTE automatica.
Le resine vengono rigenerate con il sale, che l’utente deve ricaricare periodicamente, in base alla tipologia di addolcitore acquistato.
Com’è fatto un addolcitore
L’addolcitore è costituito da un contenitore per le resine a scambio ionico (bombola), un contenitore per il sale (necessario per la creazione della salamoia) ed una testata meccanica/elettronica che opportunamente tarata, effettua i cicli di lavaggio necessari a tenere efficiente l’addolcitore.
Può essere a doppio corpo, cioè costituito dalla bombola ed il tino contenente il sale e la salamoia che rigenererà le resine, oppure monoblocco, cioè la bombola è all’interno del contenitore del sale. Quest’ultimo è utilizzato dove c’è poco spazio.
In funzione di una serie di parametri e dello spazio disponibile si sceglie il modello più adatto.
Dove installare un addolcitore
L’addolcitore, viene installato DOPO il contatore dell’acqua, in gergo tecnico si dice “a monte dell’impianto idrico” , in modo tale da trattare TUTTA l’acqua che entra in casa, permettendo quindi all’impianto idrico, di riscaldamento ed alle apparecchiature domestiche di lavorare con acqua con poco calcare, garantendo così un notevole risparmio energetico, ed economico.
Poche ma importanti regole:
– gli addolcitori devono essere ubicati in locali igienicamente idonei;
– devono essere installati da tecnici qualificati, con collaudo da parte dell’installatore o da un tecnico qualificato che deve rilasciare la certificazione di corretto montaggio;
– l’apparecchio deve essere corredato del manuale d’uso, compreso il manuale di manutenzione e deve riportare la dichiarazione di conformità (DM 25/2012).
Di quale manutenzione necessita
Particolare attenzione va sempre posta alla manutenzione dell’apparecchio, il quale onestamente non ne richiede molta, tutto in funzione del modello che si sceglie.
Per l’utente: riempimento del tino del sale circa 1 volta ogni 2 mesi;
Per il tecnico: pulizia filtro in ingresso ed altre operazioni specifiche circa 1 volta all’anno.
L’impiego dell’addolcitore, correttamente installato e soprattutto ben gestito, GARANTISCE un notevole risparmio nei consumi energetici, nella manutenzione di tutti gli impianti, degli elettrodomestici, di detersivi, ammorbidenti, ed anche alcune creme viso/corpo.
Quando è consigliabile installare un addolcitore
Quasi sempre.
Soprattutto se l’acqua supera i 15°F e stiamo comprando o ristrutturando una casa ☛ (scarica il Vademecum).
Inoltre molto spesso è previsto anche da normative tecniche come la UNI 8065.
Quale addolcitore scegliere
Di fatto sul mercato oggi ci sono 2 tipologie di addolcitori:
- Elettronici col Timer elettronico (praticamente il 90% che trovi in giro);
- Volumetrici senza timer elettronico.
Noi preferiamo i volumetrici, ma spiegarti il perchè ed anche il loro funzionamento e le differenze abissali che ci sono tra le due tipologie dovrai leggere qui.
Infine se decidi di acquistare un addolcitore è opportuno effettuare preventivamente un sopralluogo, sapremo consigliarti nel modo più corretto possibile.
Ti auguriamo acqua senza calcare!
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